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Riflessione del mese

Autonomia è liberta!

Da qualche tempo mi capita di riflettere spesso su una parola che, in Trentino, sentiamo nominare quasi ogni giorno: Autonomia. È un concetto che ci accompagna da sempre, ci identifica, ci definisce. Ma proprio perché la viviamo quotidianamente, rischiamo a volte di dimenticarci cosa significhi davvero.
Per me, autonomia è, o dovrebbe essere, un’altra parola per dire libertà.
La scintilla di questa riflessione è nata durante una lezione della scuola di formazione politica a cui ho partecipato, tenuta da Elena Albertini. Parlando di istituzioni, comunità e futuro, è emersa con forza un’idea semplice ma potente: la vera autonomia è la forma più alta di libertà. Perché ci mette al centro, ci rende responsabili, ci chiede di scegliere, di agire, di costruire. Non ci permette di nasconderci dietro le scuse.
Non serve inventare grandi teorie. Basta pensare a un comune che decide di investire su un’opera invece che aspettare bandi per farla. A una valle che sceglie di restare viva. Ad un’associazione che si prende un pezzo di responsabilità, senza chiedere il permesso, per il bene della comunità. Quella è Autonomia. E quindi, quella è libertà!
Certo, l’Autonomia non è facile. Non è comoda. Vuol dire assumersi il peso delle scelte, anche di quelle impopolari. Vuol dire sbagliare da soli, senza alibi. Ma vuol dire anche essere protagonisti, non spettatori.
Ecco perché l’Autonomia non va solo difesa. Va vissuta, aggiornata, rilanciata. Nelle piccole scelte di tutti i giorni, nei consigli comunali, nelle politiche sociali, nella gestione delle risorse. Ogni volta che parliamo con i cittadini, ogni volta che valorizziamo chi resta nei paesi, chi si mette in gioco, chi fa volontariato, chi sogna in grande anche da una valle piccola, stiamo praticando Autonomia.
Per me, questa Autonomia è libertà vera. Libertà di pensare il Trentino non come una copia di altri modelli, ma come un luogo che ha il coraggio di essere sé stesso. Dove le comunità contano. Dove le decisioni nascono dal basso. Dove si può sbagliare, ma si ha anche il diritto, ed il dovere, di provarci.
Se crediamo davvero nell’Autonomia, allora è il momento di tornare a parlarne, ad ogni livello. Non solo nei palazzi, ma tra la gente. Con parole semplici, con idee nuove, con la voglia di renderla, ogni giorno, un po’ più vera.